Sport all’aperto: quali sono le attività concesse nelle zone rosse

Sport all'aperto

L’Italia, dopo l’ultimo DPCM uscito il 4 novembre, è stata suddivisa con dei colori che si riferiscono al livello di rischio di contagio e di saturazione degli ospedali più altre componenti. Le tre zone sono zona gialla, arancione e rossa e l’attività di tipo sportivo cambia in base al livello di criticità del territorio.

Le regole generali

  • Si può correre o fare jogging? SÌ, purché da soli (o con conviventi) e rispettando le distanze se si incrociano altri runner. Non servono mascherina né autocertificazione, e l’attività non va necessariamente svolta nei pressi della propria abitazione.
  • Si può andare in bici? SÌ perché rientra nell’attività sportiva.
  • Si può andare nei centri sportivi? NO, l’attività è sospesa anche in quelli all’aperto.
  • Si può andare in palestre o piscine? NO, sono chiuse.
  • Si può sciare? SI’, mantenendo le distanze sulle piste. Ma il problema sono gli impianti, per ora chiusi in attesa che le Regioni adottino linee guida e protocolli per evitare code all’esterno o assembramenti all’interno dei mezzi di risalita, che dovranno essere validati dal CTS (comitato tecnico scientifico).

Come si può fare sport?

L’attività sportiva è consentita “esclusivamente all’aperto e in forma individuale”. Sono consentite soltanto le competizioni di livello nazionale.

  • Si può fare una passeggiata? SÌ, ma si tratta di “attività motoria” e dunque è consentita soltanto da soli (o con i conviventi) e “in prossimità della propria abitazione”. Non serve un’autocertificazione.
  • La mascherina è necessaria se si fa una passeggiata? SÌ.

Nel Dpcm è infatti scritto che si può svolgere attività motoria “purché comunque nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona e con obbligo di utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie”

Le tre zone

Il Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha chiarito le attività consentite e quelle vietate nelle tre aree. Nella zona gialla, c’è una sola novità rispetto a quanto stabilito dal Dpcm del 24 ottobre. Non si possono più utilizzare gli spogliatoi dei centri sportivi e vanno rispettati gli orari del coprifuoco anche per l’attività sportiva. Si può fare sport all’aperto e nei centri sportivi all’aperto dalle 5 alle 22. Restano chiuse palestre e piscine e non sono consentiti gli sport di contatto, se non in forma individuale e all’aperto.

Sono consentiti gli eventi e le competizioni riconosciuti dal Coni e dal Cip riguardanti gli sport individuali e di squadra. Gli atleti che partecipano a queste competizioni possono allenarsi a porte chiuse, rispettando i protocolli. È consentito uscire dal proprio comune di residenza per fare sport ma non si può entrare nella zona arancione e rossa. Nelle zone arancioni valgono le stesse disposizioni delle zone a rischio medio con un’eccezione. Nelle aree ad elevata gravità non è consentito svolgere l’attività sportiva fuori del proprio comune di residenza.

Nella zona rossa l’attività motoria è consentita solo in prossimità della propria abitazione. Va rispettata la distanza di un metro da altre persone ed è obbligatorio usare i dispositivi di protezione individuale. Si può, inoltre, fare sport solo all’aperto e da soli e non più all’aperto in centri o circoli sportivi. Sono consentiti solo gli eventi e le competizioni sportive riconosciute dal Coni e dal Cip, all’aperto o al chiuso, ma senza pubblico. Gli atleti, agonisti e non, che partecipano agli eventi autorizzati, possono allenarsi ed effettuare spostamenti inter-regionali.

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